MOSAICO CON CARTA E ALTRI MATERIALI
di Silvana Verduci
Benritrovata/o!
Il mosaico è una tecnica artistica pittorica che per la rappresentazione delle figure utilizza la composizione di tante tessere colorate.
[…] i colori accesi e ricchi e la preziosità della materia impiegata per le tessere riescono ad aumentare la regalità delle figure rappresentate; l’irregolarità delle tessere, poi, disposte sull’asperità della parete, crea con la rifrazione della luce giochi luminosi che conferiscono alla decorazione una forte suggestione. Enciclopedia Treccani.
La parola "mosaico" deriva dal greco e significa «opera paziente, degna delle Muse.
L’arte musiva ha avuto origine in Asia Minore e in Mesopotamia, un’arte certosina che nel tempo si è diffusa nel mondo greco-romano fino al Medioevo considerato il periodo d’oro di questa antica arte.
I primi mosaici vengono realizzati principalmente per decorazioni di pavimenti utilizzando sassi, pietre e marmi fino a quando l’arte Bizantina - sviluppatasi tra il V e XV secolo - fa splendere pareti e soffitti di chiese e edifici con mosaici policromi che conferiscono all’architettura uno spazio suggestivo.
In Italia ricordiamo Ravenna tra i centri storico-artistici più importanti.
Dopo un lungo periodo di decadenza l’arte musiva viene riscoperta dagli artisti del primo ‘900.
Il pittore austriaco Gustav Klimt (1862-1918) realizza per Palazzo Stoclet a Bruxelles le immagini dell’Attesa e dell’Abbraccio.
A Barcellona l’architetto catalano Antoni Gaudì (1852-1926) progetta casa Batlló una struttura visionaria dalla forma fantastica che mette in relazione architettura e natura.
Gaudì sperimentò la tecnica Trecandìs. Diversamente dalle tessere tutte uguali del mosaico, la Trecandìs applica frammenti di ceramica e vetro tagliati in modo irregolare.
Dopo questa breve introduzione, iniziamo il nostro primo mosaico!
Perché proporre ai bambini la costruzione di un mosaico?
La progettazione e la composizione di un mosaico stimolano la concentrazione, le capacità cognitive e di relazione.
La condivisione diviene l’abilità di ciascuno a interagire con l’altro.
Ognuno è proprio come la tessera di un mosaico, insieme si acquisiscono consapevolezza e precisione per arrivare alla conclusione del lavoro in sintonia con tutti.
E infine, la meraviglia!
Vedere tante piccole tessere assemblate che “disegnano” le figure.
MOSAICO DI CARTA
Il mosaico di carta è caratterizzato dal basso costo dei materiali e può essere la prima esplorazione all’arte del mosaico.
Vediamo come rendere questa tecnica piacevole e di facile esecuzione.
Cosa occorre
Cartoncini per le tessere
Colla vinilica o colla stick
Forbici
Supporto per il mosaico. Va bene un foglio di grammatura tra 120g/140g.
Come cornice puoi incollare il mosaico su un cartoncino più spesso.
Le tessere di carta
Il mio consiglio è scegliere cartoncini con grammatura tra 200g/300g, preferendo quella maggiore perché lo spessore facilita la presa dei piccoli frammenti di carta ritagliati.
Inoltre, proprio grazie allo spessore, visivamente l’opera ha un impatto più piacevole perché con il riflesso della luce si creano delicate ombre che rendono la composizione meno piatta.
Prima di tutto occorre il progetto!
Scegli un disegno semplice con linee geometriche o linee ondulate lievemente come in Fig.1
Le tessere possono essere posizionate sulle linee oppure al centro (Fig.1).
Le tessere possono essere ritagliate in modi diversi per creare più dinamismo alla composizione. Ad esempio, quadrati, rettangoli e trattini di grandezze diverse (Fig. 1), forme irregolari (Fig. 2) oppure frastagliate, strappate a mano come i petali del fiore (Fig. 3).
Per coprire le due linee ondulate ho posizionato le tessere con orientamento differente (Fig. 1) questo per accentuare ancora di più il ritmo del movimento.
IMPORTANTE
Aggiungi la colla su piccole porzioni, altrimenti asciuga e le tessere rischiano poi di staccarsi.
IMPORTANTE
Tra ogni tessera deve esserci la distanza di un paio di millimetri
L’effetto visivo dello sguardo a distanza è simile alla visione della tecnica del puntinismo. Da lontano le fughe (la distanza tra ogni tessera) non si distingueranno nettamente e le figure “frammentate” perché formate da più tessere, sembreranno un unico disegno.
Infine, ho incollato il mosaico su un cartoncino nero.
Noirin Van De Berg è un’artista mosaicista che usa solo tessere di carta.
Di seguito due sue opere.
Ai bambini più grandi della scuola primaria puoi proporre tessere anche di altro materiale come le tessere di ceramica utilizzate per la tecnica Trecandìs. Puoi recuperare gli scarti di mattonelle di ceramica o maiolica e spaccare con un martello o l’attrezzo apposito per creare le tessere, assicurati che dopo non ci siano angoli taglienti.
Per le tessere di ceramica occorre un supporto di legno o compensato, il tipo di colla è quella da tapezziere, oppure cemento, infine lo stucco per riempire le fughe. Questo è un procedimento più complesso e lento, meriterebbe una lezione a parte.
Il paesaggio della foto seguente è stato realizzato proprio con rimanenze di ceramiche. Fu un laboratorio che condussi anni fa presso il dipartimento di salute mentale ASL 1 a Napoli.
Il mito del Sebeto, l’antico fiume che scorreva nella Napoli antica, è stato realizzato dai ragazzi di prima media.
Un lavoro ciclopico per dimensioni e per il tempo di realizzo.
Mattonelle di argilla con bassorilievi. Per la parte inferiore la decorazione è con vetri in fusione sull’argilla.
In foto si vede anche il progetto su lucido che preparai per avere il riferimento della posizione di ciascuna tessera gigante!
E per i bambini della scuola dell’infanzia?
Ho preparato qualcosa anche per loro, idoneo per fascia d’età 3 e 4 anni.
Per i più piccoli mi piace utilizzare materiali morbidi e che abbiano uno spessore maggiore di un cartoncino, come la gomma crepla, anche se questa non è molto alta oppure il feltro.
Io adoro le spugne!
Proprio le spugne da cucina (Fig. 5).
Costruiamo un mosaico tattile e dai colori vivaci.
Si taglia facilmente con le forbici e la presa è decisamente facilitata per le piccole mani che cominciano ad articolare il movimento a pinza delle dita.
Lo spessore rende facile l’inserimento delle tessere che per i bambini più piccoli è un esercizio più impegnativo.
Taglia le tessere (Fig. 6).
Traccia il contorno della figura (Fig. 7).
Per la chioma inizia dal centro (Fig. 8).
Partire dal centro è una regola che vale sempre quando hai una forma con una campitura ampia.
Se si iniziasse dal contorno la composizione verrebbe incerta e più difficile da risolvere.
Ed ecco anche questo piccolo mosaico completato.
Ora tocca a te insieme ai tuoi alunni!
Ti ricordo che il tutorial gratuito sarà disponibile per la visione due mesi dalla data di pubblicazione.
Scrivimi se hai dubbi e per condividere i tuoi progetti.
Buon divertimento!
Al prossimo tutorial!
Grazie .ottimo ,esauriente,alla portata di tutti.