Silvana Verduci

1 ago 20192 min

IL SENSO TATTILE Manipolazione con l'argilla

Aggiornato il: mar 22

Plasmare l’argilla è spesso considerata un’attività manuale intesa come esercizio che si esaurisce solo nell’abilità del costruire con le mani. È la stessa concezione svilita che viene spesso attribuita a molte altre discipline artistiche e artigianali.

Adoperare le mani per esplorare, progettare e creare coinvolge invece molteplici aspetti dello sviluppo, un’intuizione approfondita nei primi del Novecento dagli studi scientifici di Maria Montessori che ne prevede un metodo pedagogico.

Operazioni gradualmente più complesse, compiute con le mani, inviano informazioni al cervello che si sviluppa anche grazie ad esse. Non gesti a caso, ma movimenti scelti attivano le aree del cervello preposte, i movimenti consentono di affinare la motricità fine, di percepire la spazialità, di attivare abilità logico-matematiche, ecc.

Segni e tracce associati al movimento introducono alla scrittura e suggeriscono relazioni che conducono alla narrazione.

Il nostro Spazio Atelier per Adulti è pronto per accogliere il laboratorio per un piccolo gruppo di insegnanti

I primi esercizi-gioco bendati

È fondamentale soprattutto per i bambini piccoli e prossimi all’utilizzo precoce delle tecnologie, fare esperienza tattile con materiali diversi che favoriscano l’uso di entrambe le mani.

L’argilla è un materiale naturale privilegiato in quanto per le sue stesse caratteristiche peculiari può essere inserito a pieno titolo tra i materiali didattici e ludici, e come valido strumento educativo a partire anche dai 3 anni.

Plasmare l'argilla può essere anche una esperienza terapeutica se ben guidata da persone competenti e sensibili.

L’esplorazione tattile durante il laboratorio con l’argilla risulta particolarmente piacevole anche per i piccolissimi.

Modificare e “fermare” l’azione delle proprie mani sull’argilla per poi poterla modificare di nuovo, rinnova ogni volta il piacere della trasformazione mentre si acquisisce il senso del “tempo naturale”.

Per quanto tempo posso modificare il pezzetto di argilla?

L’argilla assume molti stadi, da quello cremoso fino al pezzo indurito dalla cottura, durante questi passaggi l’argilla può essere esplorata per realizzare creazioni che vengono suggerite dalla duttilità.

L’argilla è adatta anche ai bambini piccoli perché può essere utilizzata per gradi di apprendimento dall’esercizio-gioco più semplice al più complesso, dalla non-forma (sperimentazioni astratte), alla forma bidimensionale e la stessa inserita nello spazio tridimensionale con una facilità di esecuzione dovuta alla plasticità del materiale diversamente dalla carta che prevede un’acquisizione più avanzata sia cognitiva sia della motricità fine.

Polpastrelli, palmo delle mani e poi? La pelle. È l’organo di senso più esteso che possediamo. Grado termico e odore sono le prime percezioni che arrivano al cervello attraverso il contatto con un pezzetto di argilla morbida. E il colore?

Stringere, schiacciare, premere leggermente e poi con più forza, incidere, bucare, strappare e unire di nuovo, aggiungere, sono azioni che lasciano tracce da “sentire”.

Il laboratorio con l’argilla accoglie opportunità utili per lo sviluppo cognitivo e relazionale. Offre a ciascuno lo spazio della cura per le proprie creazioni fatte di un materiale naturale e modificabile che necessita di attenzione senza prevaricazione.

L’argilla ci “prende per mano” per accompagnarci nel mondo naturale, in un ecosistema sempre più fragile.

L'uomo ha costruito ponti tra sé e la natura.

Silvana Verduci

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