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Immagine del redattoreSilvana Verduci

DENTRO IL LIBRO

Aggiornamento: 24 feb

Attività per la Scuola dell'Infanzia


Progetto per la Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Savignano sul Panaro (MO)


Fin da piccoli, l’approccio all’oggetto libro, ai suoi contenuti e alle molteplici esperienze che esso produce è considerato da discipline di diversi ambiti, un’opportunità fondamentale e propedeutica alla formazione di modalità di pensiero e di competenze creative e relazionali. La prima conoscenza e l’apprendimento iniziano dall’ascolto delle storie attraverso parole, immagini e suoni, fino all’acquisizione della capacità di invenzione e costruzione delle stesse accompagnate dal gioco e dalla manualità.

Da tempo si è raggiunta la consapevolezza che la manualità è un’abilità che non si esaurisce nella sola competenza tecnica del fare con le mani, ma che accompagna e favorisce i processi dello sviluppo cognitivo.

Le mani dei bambini sono "mani pensanti", una considerazione che ritroviamo nel pensiero pedagogico di Loris Malaguzzi, Bruno Munari e Maria Montessori. Sono metodi con punti di congiunzione in comune che spesso vengono ancora di più proposti e valorizzati nella didattica per contrastare l’evidente regressione delle competenze nei bambini causate da un uso smodato della tecnologia e forse anche da un’eccessiva preoccupazione degli adulti nel lasciare sperimentare ai bambini la propria autonomia.

Un tema che propongo spesso e sempre in modalità differenti è quello del viaggio.

In un progetto per una scuola dell’infanzia di alcuni anni fa, il viaggio veniva esperito attraverso il guardare il paesaggio dal finestrino del treno. La consegna era: cosa riesco a vedere?

Dove sono? I bambini raccontarono cosa potevano vedere immaginando di stare seduti in treno. Divisi l’attività in momenti che prevedevano approcci diversi: dapprima la messa in scena simulando di viaggiare in treno, con gran divertimento dei bambini, mentre gli incontri successivi l’esperienza grafico-pittorica per la costruzione di un pannello espositivo che rappresentasse il viaggio dei bambini (qui le foto).

Per il progetto Dentro il libro con i bambini di tre, quattro e cinque anni della scuola dell’Infanzia di Savignano di Modena, ho riproposto il tema del viaggio, ma questa volta era il piccolo treno che guardava i luoghi portando con se frammenti di paesaggio, montagne, mare, città, animali, ecc. L’incipit della storia è nato dal sogno di un personaggio fantastico, e, negli incontri successivi, dalla lettura di libri illustrati.

Ogni classe ha “viaggiato” in un luogo diverso, dal mare alla montagna fino alla città.

Per ogni gruppo ho proposto l’attività con il colore con strumenti e modalità diverse per età, e con le carte da strappare e ricomporre in un collage, senza mai negare nell’azione quello ”sforzo”, seppur minimo, ma importante per incentivare il gesto alla sperimentazione inaspettata. Delineare gli spazi è una guida per l’occhio e la mano del bambino, ma bisogna comprendere che “l’evasione” può essere l’esperienza che vuole essere compiuta dal gesto, quindi evitando vincoli assoluti, l’immaginazione dei bambini scorre spontaneamente. Abbiamo scoperto che quando sembra di aver pasticciato il foglio con troppo colore, si può incidere e disegnare… e così sono nate le montagne!

Il laboratorio deve essere considerato uno spazio aperto, la programmazione a volte subisce variazioni, l’imprevisto ne diventa parte integrante e aggiunge nuovi stimoli e competenze.

Sono veri e propri esercizi di creatività che sviluppano le capacità di trovare nuove soluzioni.

Abbiamo stampato utilizzando timbri artigianali che ho realizzato preventivamente con quadrati, triangoli e cerchi. Assemblare le forme è divertente, si scoprono quanti soggetti è possibile rappresentare con le forme geometriche.

E se si stampa a caso sul foglio?

Quei fogli ritagliati diventano case variopinte e allegre. Lo stesso gioco per le carte strappate e incollate.

Durante l’ultimo incontro abbiamo ricordato il nostro viaggio attraverso le storie lette e le attività svolte, e come sempre mi stupisce come i bambini anche se spesso possono sembrare distratti, in realtà assimilano più di quanto noi adulti supponiamo.

Le storie ascoltate erano ancora lì.

Poi abbiamo assemblato il libro. La struttura di base è composta da due fogli a fisarmonica uniti da ganci di carta per creare un doppio piano.

Amo particolarmente questo formato.

Grazie a tutte le maestre e alla coordinatrice Angela!

E ai bambini! Alle loro risorse infinite di visioni emozionanti.

Silvana Verduci



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